Smart City il progetto cittadino per la riqualificazione urbana nella città di Torino procede a grande passo.
Prima l’avvio alla riconversione energetica degli immobili in molti dei quartieri torinesi poi il recupero degli edifici abitativi a Porta Nuova, ora è tempo di risolvere la congestione nell’area urbana e nata come zona residenziale del quartiere San Salvario.
Oggi la zona ha acquisito nuovi contorni svolgendo un ruolo cardine negli eventi legati alla movida torinese. Il quartiere sviluppatosi nel tempo, è nato come luogo della città ad alta intensità di immobili ad uso residenziale, negli ultimi decenni però ha assunto sempre più un ruolo dominante nello svolgimento delle attività presenti nei locali aperti ad uso commerciale.
Sembra arrivato il tempo per cittadini istituzioni e associazioni di categoria di sdoganare il quartiere San Salvario ed i suoi cittadini dal traffico notturno.
Confesercenti ed istituzioni cittadine avrebbero localizzato più zone nell’area cittadina dove migrare la Movida; la più adeguata però sembrerebbe il complesso delle ex carceri Nuove.
I primi interventi all’urbanistica nei pressi dell’ex complesso carcerario sono già visibili, il panorama urbano giova in questi luoghi dell’innesto di una ampia e curata area verde pubblica ai piedi della quale si innalza il grattacielo sede di un importate istituto bancario nazionale.
Il complesso delle ex carceri comprende edifici teatrali già preesistenti ai quali necessiterebbe una puntuale ristrutturazione per essere fruibili, le altre strutture edili quali i capannoni con un opera attenta di riqualificazione e destinazione d’uso potrebbero diventare gli spazi ideali per lo svolgimento di ogni tipo di attività legata alla Movida.
I cittadini di San Salvario possono ben sperare di vedersi restituire il quartiere ma l’attuazione del progetto è ancora lontana.
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